Sangiovannese - J. Stabia 1 - 0
28/10/2007 - 10a. Giornata
Campionato di Serie C/1 2007/08
Non disp
28/10/2007 - 10a. Giornata
Brutta sconfitta per la Juve Stabia in terra toscana in una gara che avrebbe dovuto segnare l’inizio di una nuova era per la squadra gialloblè. Contro un modestissimo avversario, apparso sicuramente non superiore alle vespe, gli uomini di Capuano mettono in scena, come ormai sistematicamente accade dall’inizio del campionato, la “solita papera”. Ancora una volta è la difesa a finire sotto processo per un clamoroso svarione nel finale di gara che consente alla Sangiovannese, incredula come i propri sostenitori, di insaccare al ’94 la rete che la tira fuori dalla zona calda della classifica facendo sprofondare la Juve Stabia nel buio più assoluto. E’ dire che la gara, dopo i primi dieci minuti di caratterizzati da un pressing costante degli avversari, si era incanalata nei migliori dei modi con gli undici stabiesi che controllavano la gara agevolmente senza però rendersi mai particolarmente pericolosi. Nel primo tempo si recriminava anche per un netto fallo su Fusco in piena area di rigore non sanzionato però dall’arbitro. Il secondo tempo iniziava sulla falsa riga del primo salvo accendersi nelle battute finali quando un’espulsione per gli azzurri metteva le vespe in superiorità numerica e Capuano cercava di approfittarne buttando nella mischia prima Baclet e poi Peluso. Su un fallo al limite dell’area di rigore avversaria, nasceva un diverbio tra Fanelli, entrato anch’egli nella ripresa, ed Elia, che costringeva il direttore di gara ad espellere i due giocatori. Sul conseguente calcio piazzato, Affatigato non riusciva a ripetere la prodezza di domenica scorsa, e metteva la palla alta sulla traversa. Ed ecco che, quando ormai tutti si apprestavano a lasciare lo stadio commentando uno scialbo 0 a 0, arriva l’ennesimo svarione difensivo che regala la vittoria alla Sangiovannese. Dicevamo di una brutta sconfitta perché getta la squadra in uno sconforto totale e, per lo più, alla vigilia di un’altra gara importante: la trasferta di Taranto. Il problema più grosso, secondo noi, è quello che non si riesce, con il materiale umano a disposizione, a fare meglio di ciò che si sta vedendo fin’ora. Lo ha ribadito Capuano in settimana che l’obiettivo è “portare il malato ancora vivo fino a Gennaio”. Ma, di questo passo, il malato giungerà bello che morto al traguardo fissato. E’, comunque, altrettanto vero che non ci sono giocatori disponibili da subito in grado di risolvere i problemi della Juve Stabia. Insomma, è come un cane che si morde la corda. Allora la domanda è: cosa si può fare per tenere in vita il malato? Noi una risposta ce l’abbiamo: i tifosi devono continuare a sostenere la squadra come stanno facendo egregiamente dall’inizio del campionato; i giocatori dare di più sul campo dando l’anima su ogni pallone e cercando di mantenere la concentrazione per tutti i ’90, minuto per minuto; la società deve fare chiarezza al più presto sulle vicende interne e spiegare chiaramente quali sono i programmi, gli obiettivi e come li si vuole raggiungere.