Lanciano - JuveStabia 1 - 0
07/06/2009 - Play Out (Rit.)
Campionato di Serie C/1 2008/09
Highlights
07/06/2009 - Play Out (Rit.)
VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Aridità; Vincenti, Bolic, Oshadogan, Mammarella (30' st Musca); Margarita (24' st Daleno), Cossu, Tisci, Alfageme; Morante, Colussi (9' st El Kamch). A disp: Bordeanu, Bognar, Tarquini, Pagliarini. All. Dino Pagliari.
JUVE STABIA (4-4-2): Soviero; Gritti, Maury, Marino, D'Ambrosio; Capparella, Piocelle, Stentardo, Amore (20' st Vicedomini); Peluso, Rastelli (38' st Cristea). A disp: Della Corte, Ametrano, Mineo, Monticciolo, Gaeta All. Maurizio Costantini.
Arbitro: Daniele Doveri di Roma1
Marcatori: 16' Morante,
Ammoniti: Gritti, Capparella, Morante,Maury, Colussi, Monticciolo (dalla panchina)
Espulsi: nell’intervallo tra primo e secondo tempo Gaeta per comportamento non regolamentere, al 40’ st Peluso e Alfageme per reciproche scorrettezze, al 45’st Maury per doppia ammoninzione.
Lega Pro, Virtus Lanciano-Juve Stabia 1-0: A differenza di un anno fa sono i frentani a festeggiare la salvezza raggiunta dopo il doppio il confronto decisivo con i vesuviani. La stagione degli abruzzesi è salvata da un'iniziativa personale di Morante, che al 15' riceve sulla trequarti da Tisci, si prepara alla conclusione e dal limite lascia partire una fiondata che non lascia scampo a Soviero, ingannato anche dal rimbalzo del pallone poco prima della linea di porta. Dopo il gol rossonero i termali cercano a più riprese il pari, ma Aridità abbassa la saracinesca. Da segnalare alcuni incidenti sugli spalti e nel dopopartita provocati dai tifosi campani, esagitati sin da inizio gara.
Lanciano. La Juve Stabia precipita in Seconda Divisione al termine di una gara combattuta. Al Lanciano basta un tiro di Morante (16'), deviato da Maury, per ribaltare la sconfitta dell'andata (2-1) e salvarsi grazie alla migliore posizione di classifica. Una sconfitta carica di rimpianti e di polemiche per un fallo da rigore su Capparella e il gol annullato in chiusura a D'Ambrosio per fuorigioco. Ma i rimpianti in casa gialloblù fanno rima anche con la buona prestazione offerta al Biondi contro una formazione che nella ripresa ha badato solo a controllare il risultato e a puntare sul contropiede (in due occasioni bravi Soviero e Marino). Il tiro di Capparella (23'), respinto da Aridità, i colpi di testa di Marino (25') e di Stentardo (35') e la conclusione di Peluso nella ripresa (37') le occasioni più nitide. I gialloblù sono finiti in nove per le espulsioni, entrambe nel secondo tempo, di Peluso (al 43' lui e Alfageme sono stati puniti per reciproche scorrettezze) e Maury (47') per doppia ammonizione. Cartellini rossi che si aggiungono a quello rimediato dall'attaccante Gaeta al rientro dagli spogliatoi. Un'espulsione che ha impedito a Costantini, come lo stesso allenatore ha detto in sala stampa, di schierarlo per dare vivacità al settore offensivo e quindi per provare a scardinare il bunker difensivo della compagine di Pagliari. Così nel finale al posto del quarantunenne Rastelli è entrato Cristea, che ha avuto poco tempo per rendersi pericoloso (buona la prova di Vicedomini, subentrato all'esterno sinistro Amore). A rendere ancora più amaro il pomeriggio gli incidenti scoppiati durante e dopo la gara. Gli animi in tribuna si accendono in avvio di gara dopo il fallo di Gritti su Margarita (2'). Tra i tifosi locali e stabiesi (una decina) scoppiano i primi tafferugli. La situazione torna relativamente tranquilla quando la polizia riesce ad allontanare un tifoso gialloblù, poi visto all'esterno del Biondi con un braccio fasciato. Il sindaco Vozza, per saggezza, lascia la tribuna e raggiunge la curva. La tensione si taglia a fette anche durante l'intervallo quando alcuni ultras ospiti provano a forzare un cancello che affaccia sul campo. Comincia un lancio di oggetti, vengono fatti esplodere anche due petardi. C'è chi prova a raggiungere il settore ospiti ma l'intervento delle forze dell'ordine all'esterno della tribuna blocca l'incursione. A fine gara, poi, ancora lancio di oggetti mentre due tifosi stabiesi entrano in campo, uno dopo essersi impossessato della bandierina del calcio d'angolo. La polizia li fa retrocedere. Identico il destino per alcuni sostenitori locali. Un tifoso abruzzese viene a contatto con Soviero, nasce uno nuovo parapiglia («A uno di loro ho regalato la maglia, ma a farmi prendere in giro da uno stupido non ci sto e per questo ho provato a mettergli paura», ha detto poi il portiere, che pochi minuti prima aveva rimproverato Peluso per un'espulsione evitabile). Distrutto anche un altoparlante e il sistema di amplificazione della curva, mentre sono stati dati alle fiamme alcuni cespugli tra la stessa curva e la tribuna, dove nel frattempo è rimasto contuso un anziano tifoso locale colpito al capo a fine gara. La tensione poi si è trasferita lungo il tragitto di ritorno.
Castellammare: il sindaco Vozza costretto a lasciare la tribuna
CIRO SACCARDI Castellammare. «La Juve Stabia retrocede, ma i tifosi stabiesi sono stati promossi a pieni voti». A lodare l’atteggiamento dei sostenitori della squadra è il sindaco Salvatore Vozza, a pochi minuti dal termine di un incontro, che ha visto il Lanciano dominare sulla Juve Stabia per uno a zero, caratterizzato da pericolosi tafferugli sugli spalti. Una rissa scoppiata in seguito a un fallo avvenuto in campo. Un’azione che ha scatenato dure reazioni da parte dei sostenitori del Lanciano, che hanno cominciato ad inveire contro i tifosi stabiesi. «Parte degli spettatori ha reagito con invettive ingiuste nei nostri confronti – spiega Vozza – in modo inaspettato. Lanciano e i suoi tifosi sono sempre stati ospitali, così come lo siamo stati nei loro confronti, ma all’improvviso è partito un parapiglia e alcuni dei nostri tifosi hanno subito anche aggressioni». Uno stato di tensione che ha indotto il primo cittadino ad abbandonare le poltrone della tribuna per andare a placare gli animi dei tifosi stabiesi in curva. «Sono intervenuto per favorire questo chiarimento – spiega –, ho cercato anche di svolgere un ruolo di moderatore con i tifosi in curva, che hanno avuto un comportamento ineccepibile. Nonostante il brutto episodio sugli spalti e la sconfitta in campo, i tifosi stabiesi si sono comportati in modo ineccepibile, mantenendo sempre la calma anche di fronte a duri attacchi. Sono orgoglioso di loro». Un momento difficile per la società e per la città sportiva, dunque, con la retrocessione della Juve Stabia in C2. «Dobbiamo ritrovare la serenità e ragionare su nuovi spazi per il recupero della squadra – conclude Vozza –, la Juve Stabia va rilanciata. Ai tifosi adesso spetta svolgere le loro critiche e insoddisfazioni, ma devono farlo con la stessa dignità e serietà dimostrate a Lanciano». Archiviate le aggressioni da una parte dei tifosi avversari, dunque, in città già sono cominciate le discussioni sul futuro della squadra. «La dirigenza adesso deve assumersi tutte le sue responsabilità – dichiara Antonio Porzio, ex allenatore dei giovanissimi della Juve Stabia –. Acquisti sbagliati, pagati fior di quattrini e stipendi da favola per calciatori che non si sono dimostrati all’altezza del campionato devono trovare un responsabile. Già la salvezza in extremis dello scorso anno avrebbe dovuto far riflettere in molti, invece tutto è passato inosservato. Adesso paghiamo con la retrocessione gli errori della dirigenza». il
Capparella rincara la dose: «Non se l’è sentita di fischiarlo» Gol annullato a D’Ambrosio e «rosso» troppo veloce a Gaeta
DALL'INVIATO Lanciano. «Gli arbitri hanno deciso la retrocessione della Juve Stabia». Costantini in sala stampa non ha peli sulla lingua. Nel mirino ci sono alcune decisioni arbitrali discutibili: il rigore non concesso per un fallo commesso da Mammarella su Capparella, il gol annullato in chiusura a D'Ambrosio, fermato dall'assistente per una posizione di fuorigioco, e anche l'espulsione nell'intervallo dell'attaccante Gaeta. L'allenatore della Juve Stabia però, mette in evidenza la buona prova offerta dai gialloblù. «Il Lanciano ha sfruttato un solo tiro in porta - dice - per di più deviato. Un peccato. La squadra ha giocato e lottato fino al termine, ha provato in più di un'occasione a pareggiare ma ripeto: gli arbitri hanno condizionato il risultato. Il rigore su Capparella c'era e Mammarella che lo ha strattonato in area andava espulso. Poi nel finale è stato annullato un gol a D'Ambrosio. Senza questi errori la Juve Stabia poteva essere salva. E poi mi è stata negata la possibilità di poter contare su Gaeta, provocato al rientro negli spogliatoi. Andava espulso anche l'avversario». C'è chi gli domanda del futuro. Costantini risponde allargando le braccia: «Certi discorsi sono prematuri dopo un pomeriggio come questo». Poco dopo è il turno di Soviero, protagonista nel fine gara di un nuovo parapiglia, provocato da un tifoso locale. Dopo aver detto di aver reagito «senza andare oltre» alle offese, il portiere parla della partita. «Il loro gol è stato favorito dalla deviazone di Maury che mi ha ingannato ma la squadra per come ha giocato non ha meritato di perdere. Abbiamo lottato. E' mancato soltanto il gol». L'amarezza la si legge anche sul volto di Capparella, scontata la domanda sul fallo da rigore. «L'azione - dice l'esterno con trascorsi nel Napoli - l'avete vista. Mammarella mi ha strattonato e io sono finito a terra in area. Il rigore c'era ma l'arbitro non se l’è sentita di fischiarlo».