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Juve Stabia - Cassino 2 - 0

02/05/2010 - 33a. Giornata
Campionato di Serie C/2 2009/10
Highlights

02/05/2010 - 33a. Giornata

Juve Stabia (4-4-2): Panico; Ametrano, Maury, Fabbro, Moretti; Tarantino (12’st Peluso) , Acoglanis, Ottobre, Amore; De Angelis (39’st Cinelli), Varriale (20’st Vicentin) . A disp.: D’Oriano, Gritti, Pezzella, Iorio. All.: M.Rastelli.

Cassino (4-3-3): Indiveri; Bica Badan,Merli Sala, Bianciardi, Martinelli; Conti, Giannone, Lolli ( 35’ st Berardi); Romeo (15’ st Suarino) , Bardeggia ( 8’st Morello) , Vigna. A disp.: Paoletti, Goisis, Koné, Mezgour. All.: G.Pellegrino

Arbitro: sig.Liotta di Lucca
Guardalinee: Bruni-Di Carlo

Marcatori: 31’ pt Varriale (J), 38 ‘st Peluso (J)

Ammoniti: Ottobre (J) , Peluso (J)

Angoli 8-2.

Recupero: 0’pt- 3’st

Note: spettatori circa 1600 (1090 paganti più 583 abbonati, incasso 9.435 euro).

Euforia alle stelle per Rastelli, il tecnico vincente alla prima volta in panchina: «Sono felicissimo, si giocava su più fronti, ed onestamente non credevo di poter brindare già col Cassino. Ora festeggiamo, poi c’è una supercoppa da conquistare». E la supercoppa segnerà l’addio al calcio di Ametrano. «Sono emozionato – dice -, mi sono rimesso in gioco, volevo riportare la Juve Stabia in Prima Divisione per chiudere la carriera alla grande. Ora posso confermarlo, dopo la supercoppa ci sarà l’addio». De Angelis è il bomber della squadra, anche lui stabiese di nascita: «Per me un successo che vale doppio, bellissimo vincere nella propria città, un’emozione unica». Sempre stabiese la firma del gol che ha sbloccato col Cassino: «Sono contento – esulta Varriale - per il gol, per la vittoria, vincere qui vale molto più che altrove». Nell’euforia fuori dello stadio perde il cellulare, Acoglanis, che nel giorno della festa sogna la riconferma: «La prima vittoria tra i professionisti – sorride - non credevo di vivere da protagonista questa stagione. Ora voglio la Prima Divisione con la Juve Stabia». Argentino anche il “tanque” Vicentin: «Tutto bellissimo, una vittoria meritata, ci abbiamo creduto». Di Peluso il gol del 2-0: «Non ha vinto la squadra più forte, ma il gruppo migliore. Il futuro? Sono pronto a restare». Coppia d’oro in difesa, Maury e Fabbro in coro: «Meritavamo la promozione, per come ci abbiamo creduto durante tutto il campionato, superando mille ostacoli”» Subito negli spogliatoi Amore, uno dei reduci dello scorso anno: «Ho voluto gioire così, da solo, per scaricarmi di un peso che mi portavo dentro da un anno».

Dopo la cocente retrocessione dello scorso anno, la Juve Stabia torna di diritto, con una giornata di anticipo rispetto alla fine del campionato, in prima divisione. 72 punti sonanti, uno score da record. Era dall'epoca del presidente Roberto Fiore che le Vespe non vincevano un campionato professionistico.
La corazzata messa su dalla società gialloblù, capitanata dal duo tutto stabiese Manniello-Giglio, è riuscita a riportare la Juve Stabia in quella che una volta veniva definita C1, avendo la meglio del Catanzaro dopo un testa a testa da record.
"I gufi dicevano che questa società aveva un debito con la città di Castellammare, ora questo debito l'abbiamo pagato e cancellato riportando la squadra in prima divisione – ha commentato a caldo Franco Manniello – siamo tutti felicissimi, in settimana, però, uscirà un nostro comunicato in cui faremo chiarezza sul futuro. Adesso ci devono far capire cosa si vuole fare per questa squadra. Anche oggi eravamo poco più che duemila persone e questo non è francamente accettabile per una squadra che ha fatto ben 72 punti con una partita ancora da disputare. Dobbiamo solo ammirare e complimentarci con i ragazzi della curva sud che ci hanno sempre sostenuto e seguito ovunque e per tutto il campionato. A loro va il nostro più caloroso grazie, sono la cosa più bella di questi due anni di dirigenza a Castellammare. Dopo i festeggiamenti, a mente lucida, ci siederemo intorno ad un tavolo e studieremo in che modo si può fare calcio a Castellammare. Non è pensabile poter fare calcio a certi livelli con 1500 persone a domenica e senza sponsorizzazioni. Faremo molta chiarezza nei confronti della città. Ora voglio solo festeggiare, dopo due anni in cui ci hanno additato anche come incompetenti. Un plauso va alla squadra, mister Rastelli ed ai direttori Pavarese ed Amodio.
Dedico questa vittoria del campionato al mio amico Nello, che oggi non è potuto essere a festeggiare con noi in quanto purtroppo questa notte sua figlia ha avuto un incidente. Spero che la ragazza possa ritornare presto tra noi".
Sulla stessa lunghezza d'onda di Manniello è l'altro presidente della Juve Stabia Franco Giglio: "In pochi credevano in questo successo, tanto è vero che anche oggi ci siamo ritrovati con i soliti 1500. L'allenatore ed i ragazzi meritano questa soddisfazione perché abbiamo giocato bene ed abbiamo fatto divertire. Sono orgoglioso e felice soprattutto per i ragazzi della curva sud. Il futuro? Domani è un altro giorno come disse Rossella O'Hara".

I gialloblù battono il Cassino e staccano il Catanzaro raggiunto nel finale dal Brindisi. Dopo un anno di purgatorio, il ritorno in Prima

Roberto Ventre INVIATO CASTELLAMMARE DI STABIA. L’urlo del «Menti» alle 16.40, il Brindisi pareggia a Catanzaro. La rete di Mortelliti, un obiettivo estivo dei gialloblù, regala di fatto la promozione alla Juve Stabia già in vantaggio per 1-0 sul Cassino. Poi il raddoppio dell’undici di Rastelli con Peluso chiude definitivamente i giochi: i tifosi restano tutti incollati alla radiolina ad attendere il fischio finale di Catanzaro. La bella notizia arriva e la festa può esplodere. È il giorno della promozione con punteggio record, la Juve Stabia è promossa con 72 punti ed ha un’altra partita per incrementare ulteriormente il bottino. Mai in Seconda Divisione si era registrato un campionato così esaltante, merito della Juve Stabia di Rastelli che fa centro al primo tentativo da allenatore e anche della rivale, il Catanzaro, secondo a quota 68 e con la penalizzazione di tre punti. Dura solo un anno il purgatorio della Juve Stabia, cancellata l’inopinata retrocessione dell’anno scorso con un cammino trionfale, soprattutto in casa dove la squadra gialloblù è inciampata una sola volta contro la Scafatese. Al fischio finale può liberare tutta la sua gioia il presidente Manniello che salta e balla sotto la curva «San Marco» mentre i tifosi sul campo sventolano l’enorme striscione che raffigura l’ape operaia. Un’immagine che è il simbolo della Juve Stabia, una squadra unita, un gruppo coeso composto dagli elementi rimasti dall’anno scorso e animati da grande spirito di rivalsa, vedi il capitano Maury e Amore che pur di restare si è dimezzato lo stipendio, e dai nuovi opportuni innesti. E poi la differenza l’hanno fatta gli stabiesi, De Angelis, l’uomo di maggior classe, l’esperto Ametrano, e Varriale decisivo nel finale di stagione. Con loro le scommesse vincenti, gli argentini Vicentin e Acoglanis, al primo anno tra i professionisti. L’ultimo atto con il Cassino, squadra senza particolari obiettivi. Partita comunque difficile perchè quando bisogno vincere a tutti i costi occorre sangue freddo. La Juve Stabia ci riesce con una partita razionale. Prima cerca e trova il vantaggio e poi lo difende senza arretrare troppo e nei minuti finali assesta il colpo del ko. Le ultime due firme sulla promozione sono di Varriale e Peluso. L’attaccante, ex Cavese, è perfetto al 32’ del primo tempo nel piazzare il colpo di testa su cross di Tarantino. Peluso al minuto 36 della ripresa è freddissimo sulla respinta di Indiveri, il suo è un colpo da biliardo, la palla tocca il palo e scivola in porta. Coreografia dei giorni importanti in curva, tensione giusta in campo. La Juve Stabia c’è, si vede dal modo in cui Ottobre e Acoglanis rubano palla dando l’esempio ai compagni. Il Cassino tiene la difesa alta e così i gialloblù rinunciano alle verticalizzazioni per non cadere troppe volte in fuorigioco. Il gioco si sviluppa soprattutto a destra con Tarantino. Il primo vero lampo al 18’: Ottobre, il migliore, serve Tarantino, palla bassa in mezzo, girata di De Angelis, attento nella respinta l’esperto Indiveri. Al 32’ il gol di Varriale. Al 34’ angolo di Tarantino, respinta della difesa sinistro fortissimo di Ottobre all’incrocio, Indiveri si supera. La ripresa è di controllo assoluto. Una sola parata di Panico: al 10’ il portierone della Juve Stabia si distende nell’angolo a neutralizzare il tentativo di Lolli. Il finale è un susseguirsi di magiche emozioni: la Juve Stabia è promossa in Prima Divisione. Un graditissimo ritorno.

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