Marcatori: 18' Segre (P), 43' Henry (P), 61' Adorante (J), 79' rig. Brunori (P)
J. Stabia (3-4-2-1): Thiam; Baldi, Ruggero, Bellich; Floriani Mussolini, Buglio, Leone (85' Di Marco), Rocchetti (46' Candellone); Mosti (85' Piovanello), Piscopo (80' Maistro); Adorante (85' Artistico). All. Pagliuca. A disp. Matosevic, Zuccon, Pierobon, Meli, Varnier, Gerbo, Fortini
Palermo (4-3-3): Desplanches; Diakité, Ceccaroni, Nikolaou, Pierozzi (72' Lund); Segre, Gomes, Blin (29' Ranocchia); Insigne (57' Le Douaron), Henry (72' Brunori), Di Francesco (57' Di Mariano). All. Dionisi. A disp. Nespola, Sirigu, Vasic, Nedelcearu, Buttaro, Peda, Saric
Arbitro: Sozza
Ammoniti: Leone (J), Insigne (P), Pierozzi (P), Floriani Mussolini (J)

Non basta il Romeo Menti alla Juve Stabia, a passare è il Palermo nella gara più attesa, quella del ritorno a casa dopo quattro mesi di passione per gli interminabili lavori di restyling. Vince l’esperienza, sulla voglia dei gialloblù di dar seguito ad un ottimo avvio di campionato.

Da archiviare al più presto la prova di Rocchetti, a dispetto della traversa centrata sul 2-0, lento e distratto in occasione delle due reti dei rosanero (Pagliuca lo sostituirà ad inizio ripresa). Avrebbe meritato, almeno fino all’errore di Piscopo nel finale, il pari, la Juve Stabia, quanto meno per la tenuta del campo, il lungo possesso palla e le occasioni create nel primo tempo (palo di Floriani Mussolini, oltre alla traversa di cui si è detto). Decisivo, ironia della sorte, Desplanches, sia nella prima frazione (di piede su Floriani Mussoli, ed anticipo decisivo su Mosti), che nella ripresa (magistrale la parata sul colpo di testa di Candellone).

Il primo acuto del Palermo al 18’, con i rosanero in vantaggio: cross dalla sinistra di Pierozzi, Rocchetti sbaglia la diagonale e Segre si inserisce alle sue spalle con un destro che gela Thiam.

La Juve Stabia è in palla, confeziona almeno due palle ghiottissime (il diagonale di Adorante su lancio di Bellich fa letteralmente la barba al palo), ma il raddoppio è dietro l’angolo. 43’, Di Fransceco in ripartenza, sterzata che brucia Baldi, cross pennellato a centro area per l’inserimento, ancora in anticipo su Rocchetti, di Henry.

Nella ripresa Juve Stabia determinata, Pagliuca cambia tutto, fuori l’esterno per Candellone, e squadra ridisegnata con un 4-2-3-1 che mette alle corde il Palermo. Al 15’ angolo di Leone, Buglio al centro di testa e Adorante, a due passi dalla rete, di esterno, riapre la partita. La Juve Stabia cresce a vista d’occhio, i rosanero cercando di contenere, ma nel momento migliore dei padroni di casa l’errore di Piscopo è decisivo. La punta sbaglia il controllo in area, irrompe Brunori che finisce a terra. Lo stesso attaccante rosanero, dal dischetto, chiude i conti. Per la Juve Stabia la prima esperienza delle difficoltà del campionato cadetto.
(ilmattino)