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Juve Stabia - Arezzo 0 - 1

02/09/2007 - 02a. Giornata
Campionato di Serie C/1 2007/08
Highlights

02/09/2007 - 02a. Giornata

Juve Stabia (3-5-2): Leopizzi; Gritti, Calà Campana, Di Berardino; Pisani, De Rosa, Fanelli, Marzocchi, Rizza; Caputo, Longobardi. A disp. Trini, Cacace, Correale, Sabatino, Schettino, Fusco, Marino. All. Capuano (in panchina Ambrosio – Senatore)

Arezzo (4-4-2): Marconato, Lopez, Ranocchia, Conte, Zanzara; Roselli, Beati (16’st Togni), Bricca,Vigna (18’st Goretti); Bondi (36’st Savi), Falomi. A disp. Nicoletti, Grillo, Mezzanotti, De Angelis. All. De Paola

Marcatore: 43’st TogniArbitro: Mennella di Avezzano

Ammoniti: Gritti, Pisani, De Rosa, Lopez, Lanzara.

Espulso: Al 41’ st Calà Campana per fallo da ultimo uomo

Note: giornata calda, terreno di gioco in erba artificiale. Spettatori paganti 941 per 9800 euro d’incasso + 430 abbonati Presenti in curva ospiti circa 50 tifosi provenienti da Arezzo.

Calci d’angolo 5 a 1 per la Juve Stabia.

Recupero 5’ (1 + 4)

L’Arezzo ha vinto a Castellammare di Stabia una partita bruttissima, lenta nei ritmi e risolta da un calcio da fermo di Togni, subentrato ad un Bondi inguardabile (come del resto la maggior parte dei suoi compagni e degli avversari). Lode a Togni, che sappiamo bravissimo nel tiro da fuori area, ma sconforto per una squadra che non riesce a costruire un’azione degna di questo nome nell’arco di un’intera partita. La scarsa vena di Bondi, Vigna, Beati, Lanzara e Mezzanotti (oggi in panchina, sostituito da Lopez) di certo non aiuta, ma in prospettiva futura il problema vero lo conosciamo ormai tutti e risiede nell’attacco inadeguato che riesce a mettere in campo De Paola. Tre punti importantissimi a Castellammare, quelli che occorrevano, al di là del gioco, per respirare aria buona in attesa dell’arrivo di Myrtaj, Kroupi e soprattutto di Martinetti. Daniele Martinetti è un bravo giocatore, uno che in campo sa fare tutto e che quando sta bene è anche generoso. L’abbiamo visto recuperare palloni a centrocampo, liberarsi dell’uomo con perizia tecnica, calciare morbidamente il pallone, segnare gol decisivi. E’ un po’ anarchico tatticamente, ma insieme ad una certa incostanza questo sembra essere il suo unico difetto in campo. La sua carriera è stata frenata dagli infortuni e da un carattere un po’ fragile, altrimenti oggi sarebbe sotto contratto con una squadra di serie A, non certo di C1. Il ripetuto mancato rispetto di promesse ricevute, ha spinto lui ed il suo procuratore, a mosse almeno incaute ed ingiustificate, anche se quando ha lasciato il ritiro di Pieve Santo Stefano ha ottenuto immediatamente quel contatto con la società che gli veniva rimandato di giorno in giorno da due settimane. Ora è a Roma, sull’Aventino (come dice il suo teorico allenatore De Paola), ma dovrà tornare ad Arezzo per più di un motivo. Il primo è che un contratto lo lega alla società amaranto ancora per due anni, il secondo che l’Arezzo ha bisogno delle sue prestazioni sportive ed un terzo, per lui non meno importante degli altri, che non può immaginare di stare senza giocare per due anni, multato dalla società e deferito alla giustizia sportiva. E’ a tutti evidente che la rottura definitiva non conviene a nessuno, per cui sarà bene evitare di accoglierlo come la peste, o anche soltanto come l’influenza. E’ di un Martinetti a pieno servizio che l’Arezzo ha bisogno. Qualche coretto della curva che lo prenderà in giro e pretenderà da lui il massimo impegno ci sta e, se ben studiato, potrà anche risultare simpatico. In fondo Daniele è solo un bravo ragazzo che ha sbagliato... Poi a gennaio si vedrà.

Non basta una bella Juve Stabia, grintosa e ben messa in campo a raccogliere punti contro l’Arezzo. La squadra gialloblù appare profondamente trasformata in pochissimo tempo, mostrando qualità inespresse. Sono sfortunate le vespe punite quasi allo scadere dall’unico tiro in porta scagliato verso la porta di Leopizzi nell’arco dei 90’ minuti di gioco. E’ Togni a castigare la Juve Stabia trasformando magistralmente una punizione dal limite concessa per un fallo da ultimo uomo di Calà Campana. In precedenza era stata la squadra stabiese a creare i maggiori pericoli per la porta difesa da Marconato, autore di un paio di interventi decisivi. L’occasione più clamorosa nel primo tempo è quella creata da Marzocchi che nel primo tempo crea scompiglio in area arriva ad un metro dalla porta e serve l’accorrente Pisani che non riesce a concludere. Nella ripresa cresce l’agonismo delle vespe che creano buone occasioni con Marconato sempre attento.

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