Juve Stabia - Pescara 3 - 1
19/04/2009 - 30a. Giornata
Campionato di Serie C/1 2008/09
Highlights
19/04/2009 - 30a. Giornata
JUVE STABIA: Soviero (1' st Della Corte); D'Ambrosio, Gritti, Rinaldi, Marino; Capparella, Piocelle, Stentardo, Amore; Peluso (35' st Monticciolo), Gaeta (21' st Grieco). All. Maurizio Costantini.
A disp: Vicedomini, Mineo, Barbosa, Cristea.
PESCARA: Indiveri; Diliso (12' st Inglese), Pomante, Siniscalchi, Vitale; Camorani, Coletti, Ferraresi (21' st Giordano); Felci (31' st Stella), Perrulli; Laens. All. Antonello Cuccureddu.
A disp: Prisco, Sembroni, Romito, Scappaticci.
Arbitro: Luigi Nasca di Bari
Marcatori: 16’ Capparella (rig), 21’ Peluso, 23’ Gaeta, 29' st Laens
Ammoniti: Gritti, D'Ambrosio
Angoli: 3-5
Spettatori paganti 773, di cui circa 100 provenienti da Pescara, per un incasso di 3898 euro; abbonati 1600 per una quota di 14484 euro.
Contro il Pescara seconda vittoria interna consecutiva per i gialloblù. Tre gol in otto minuti
DALL’INVIATO ANDREA FERRARO Castellammare di Stabia. Tre gol in otto minuti. Cinica e spumeggiante: la Juve Stabia sorprende tutti in un pomeriggio a tratti piovoso. Al 23’ i tre punti sono già in tasca. Basta poco per cancellare lo stop esterno con il Marcianise e ritrovare il sorriso. I gialloblù, al secondo successo interno di fila, sono spietati. Nell’intervallo le statitische parlano da sole: tre gol su quattro tiri in porta. Costantini legge bene la partita. Conferma il 4-3-3, al centro della difesa piazza Gritti che lascia la corsia di sinistra a Marino e in attacco scommette su Gaeta, affiancato da Peluso e Capparella. Il Pescara, per la prima volta in campo dopo il terremoto (il petardo fatto esplodere dai tifosi ospiti appena finiscono i dieci minuti di silenzio stona con il clima di cordoglio), invece, si presenta con il 4-1-4-1 con Coletti a fare da raccordo tra difesa e centrocampo e Laens terminale offensivo. In palio ci sono punti importanti. La Juve Stabia vuole allontanarsi dall’ultimo posto, e complice il pari della Cavese a Pistoia ci riesce (il vantaggio è di quattro punti), mentre il Pescara punta ad allontanarsi dai play out. Partita delicata ma in campo non si fanno barricate. I padroni di casa partono con il piede sull’acceleratore. Dopo 45”, sulle conseguenze di un angolo, la mira tradisce Gaeta. La manovra gialloblù è briosa. La squadra punta sul contropiede e sulla regia di Piocelle, il francese arrivato appena tre settimane fa. Il Pescara risente dell’assenza degli squalificati Bazzani e Zeytulaev. In attacco gli ospiti si vedono solo con Perrulli (13’), fermato da Soviero. La Juve Stabia quando riparte è pericolosa. D’Ambrosio, al 15’, in area induce al fallo Siniscalchi. Dal dischetto realizza Capparella. Cinque minuti e arriva il raddoppio: Peluso al volo aggancia un cross di Piocelle e batte Indiveri. Il Menti esplode. Ma non è finita. Il Pescara è stordito. Dopo tre giri di lancette Gaeta, servito da Stentardo, entra in area e segna il terzo gol. La partita è praticamente chiusa. I padroni di casa provano a colpire ancora in contropiede con Stentardo, la cui conclusione viene respinta da Indiveri. Anche nella ripresa le emozioni non mancano. I capovolgimenti di fronte sono rapidi. Il Pescara ci prova con Ferraresi (10’), che sfiora l’incrocio dei pali, e Siniscalchi (16’), il cui tiro ravvicinato viene neutralizzato da Della Corte, entrato a inizio del tempo per sostituire l’infortunato Soviero. Nel mezzo (12’) il tiro di Capparella spentosi di poco sul fondo. Poi il colpo di testa di Amore, uno dei migliori, che sfiora il palo (17’). Al 29’, dopo la girandola di sostituzioni, gli ospiti vanno a segno con Laens, che con un colpo di testa sfrutta il cross di Vitale. Il Pescara sogna la rimonta ma la Juve Stabia non ci sta. Indiveri e Della Corte abbassano la saracinesca e così il risultato non cambia più.
Castellammare di Stabia. Una vera trasformazione quella della Juve Stabia di Costantini: Cenerentola contro il Marcianise sette giorni fa, praticamente perfetta con il Pescara al Menti. «La squadra mi è piaciuta per circa un'ora - ha commentato il tecnico stabiese -, il finale, però un po’ di meno. Credo che abbiamo rischiato qualcosina di troppo, forse, e questo non mi è proprio piaciuto». Una vera e propria metamorfosi, dunque, secondo Costantini. «Difficile anche per me spiegarla - ha aggiunto - nel senso che se siamo capaci di questo tipo di prestazioni, non vedo perché riusciamo a complicarci da soli la vita. Purtroppo è la storia di questo campionato, fatto di alti e bassi. Ai ragazzi, in settimana, ho detto che non c'è più tempo da perdere, non c'è più nulla da provare. Dobbiamo salvarci, punto e basta, ed a questo punto non ci resta che mettere in campo tutto quanto abbiamo». Prossima sfida per i gialloblù, domenica prossima, a Lanciano con la Virtus. È scontro diretto: «Lo scorso anno ci salvammo proprio contro il Lanciano - ricorda Costantini - ma sarà un altro tipo di gara. Speriamo, ovviamente, di poter scrivere di nuovo una bella favola come quella di quel torneo, ma per far questo dobbiamo sempre essere la Juve Stabia di oggi». Elogi un po’ per tutti: «Sicuramente. Dietro avevamo tanti ragazzi, e mi sento di ringraziare in particolare Barbosa che avrei voluto inserire dall'inizio. Ha giocato pochissimo quest'anno, ma è un gran ragazzo, si è sempre allenato bene, mi sento davvero di ringraziarlo per l'atteggiamento che ha avuto». Cuccureddu elogia la Juve Stabia, ma è deluso dai suoi: «La Juve Stabia è stata bravissima ad approfittare dei nostri svarioni. Quel rigore proprio non mi va giù. Una volta sull'1-0 loro si sono galvanizzati e ci hanno messo sotto. Così non va, dobbiamo rialzare subito la testa, fin dalla gara con l'Arezzo».